Familiari distrazioni

Familiari distrazioni

Esperimento musicale per famiglie su un gioco serio. Piccoli musicisti e genitori danno vita insieme ad un’opera musicale.

Sabato 14 e domenica 15 aprile, con Claudio Riggio…
Familiari distrazioni

Esperimento musicale per famiglie su un gioco serio

Due giorni insieme per dar vita a un’opera – un concerto – che nasce dall’interazione tra:

– un artista (chitarrista, compositore)
– un organico formato da piccoli musicisti e da alcuni dei loro genitori.

Età: 8-12 anni
Numero chiuso a 12 coppie

A cura di Claudio Riggio

Quando

sabato 14 e domenica 15 aprile 2018

sabato 15 – 19.30
domenica 10 – 13 e 14 – 17.30
ore 18 concerto

Dove

Sala concerti

Differire da una norma è uno degli elementi fondanti della creazione artistica.
Sentire il proprio limite non come un problema ma come una risorsa è la felice condizione in cui si trova ogni componente di questo ensemble eterogeneo.

L’opera fa tesoro delle diversità di ciascuno: l’arte come il manifestarsi di divergenze che dialogano in uno spazio vivente. La partecipazione, infatti, è aperta a tutti, anche a chi non ha mai suonato uno strumento.
I genitori, massimo uno per bimbo, sono invitati a partecipare attivamente e non in qualità di accompagnatori, quindi mettendo in gioco la loro creatività e totale disponibilità a divertirsi in prima persona, svincolandosi da ogni responsabilità genitoriale.

L’ensemble è diretto da Claudio Riggio, con la collaborazione di alcune musiciste ed insegnanti della Scuola Popolare di Musica di Testaccio. 
Le prove e il concerto sono riprese dal regista Piero Bronzi: memoria documentale dell’evento e opera artistica ulteriore.

Costi

80 € per coppia genitore-figlio soci della Scuola
100 € per coppia genitore-figlio non soci
50 € per bambini non accompagnati

Claudio Riggio, cinquantatré anni, maremmano, vive a Roma.
Chitarrista, compositore, improvvisatore, autore teatrale, performer, didatta.
Ha sviluppato negli anni un rapporto propriocettivo con lo strumento giungendo ad elaborare forme armoniche e melodiche concepite unicamente come coreografie delle dita sulla tastiera.
La sua ricerca muove da un’idea architettonica dell’evento musicale e indaga nel rapporto segreto tra lirismo e presenza materica del suono e del non-suono.
Compone partiture informali per performance di danza e teatro di ricerca.
Ama lavorare con i bambini e farli suonare in ensemble con musicisti professionisti. Tiene incontri e seminari sull’improvvisazione come modalità di rapporto.
Significativi incontri artistici ed umani con Mario Luzi, Carlo Monni, Maria Jatosti, Sara Nesti, Luca Flores, Paul Mc Candless, Marco Ariano, Roberto Bellatalla, Nicolao Valiensi, Piero Bronzi, Tom Harrell, Gabriele Evangelista, Alessandro Giachero.

2018-03-09 15:18:08
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