Tra folk e jazz: musica klezmer e canzone yiddish – autunno 2014
Il repertorio klezmer e sefardita incontra il linguaggio dell’improvvisazione: workshop di 6 incontri aperto a ogni genere di strumentista.
Da novembre, con Gabriele Coen…
Workshop di Gabriele Coen
Un laboratorio per confrontarsi, nell’ambito della musica klezmer, anche con il linguaggio dell’improvvisazione, soprattutto modale, a partire dal bagaglio jazzistico ed etnico.
Durante il seminario vengono affrontati sei-sette brani tipici del repertorio klezmer, dai brani tradizionali fino alla nuova musica ebraica di John Zorn, senza tralasciare qualche brano di musica sefardita (repertorio ebraico-spagnolo.
Vengono inoltre approfonditi gli stili improvvisativi più coerenti nei confronti di questa musica.
Il workshop è aperto ad ogni genere di strumentista.
Le voci vengono usate solo in senso strumentale, senza affrontare eventuali testi in lingua yiddish.
Requisiti
E’ richiesta una discreta capacità di lettura e una tecnica di base sul proprio strumento, cioè almeno tre anni di studio.
Il seminario prevede classi non superiori a quindici alunni, non inferiori a sei.
L’organico indicativo prevede:
1 pianoforte
2 chitarre
1 fisarmonica
1 contrabbasso
1 batteria
1 percussioni
1 trombone
4 clarinetti
4 sassofoni
2 flauti
2 trombe
altri strumenti inseribili: violino, violoncello, oboe, …
Quando
sabato 8, sabato 15, venerdì 21, sabato 29 novembre
sabato 6, sabato 13 dicembre
Orari
venerdì 20 – 23
sabato 16 – 19
sabato 13 dicembre festa-concerto dalle 20.30 in poi
Iscrizioni
entro il 5 novembre 2014
Costi
Effettivi
120 € compresa la tessera di socio temporaneo
100 € soci della scuola
Uditori
55 € compresa la tessera di socio temporaneo
45 € soci della scuola
Informazioni
06-57.59.308
06-57.59.846
info@scuolamusicatestaccio.it
Il klezmer, l’antica musica delle comunità ebraiche dell’Europa orientale sta vivendo negli ultimi trenta anni, insieme a tutta la cultura yiddish, una nuova grande riscoperta in America e in Europa.
La musica klezmer (dall’ebraico kley e zemer, ossia strumento per il canto) si è nutrita nel corso dei secoli, dei linguaggi e delle culture dei diversi paesi che ospitavano comunità ebraiche: le tradizioni musicali di Polonia, Romania, Russia e Ucraina rivivono in questa musica coniugate da una espressività e una religiosità tipicamente ebraiche.
Musica profana, il klezmer è il prodotto di una società fortemente religiosa e trae la propria linfa vitale dai rumori della strada come dal canto della sinagoga.
Quattro secoli di vita e cultura errante. Un viaggio lungo e tormentato, che parte dalle terre dell’Europa orientale per approdare negli Stati Uniti, dove, l’incontro con il jazz fornisce nuova linfa vitale a questa musica. Un percorso che passa anche per gli orrori dello sterminio nazista fino al ritorno in Europa e al revival degli ultimi anni. Particolarmente interessante l’incontro tra il jazz e la musica ebraica attraverso figure fondamentali, da George Gershwin a Benny Goodman.
Workshop di Gabriele Coen su musica klezmer e sefardita nell’incontro con l’improvvisazione jazz.
2014-09-05 20:18:00
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