Workshop di mandolino
Workshop di mandolino
Il trio e il quartetto a plettro
Il corso prende in considerazione ogni aspetto della musica popolare in cui il mandolino ha espresso le sue peculiarità.
L'allievo è messo in condizione di suonare su una partitura, arrangiare un brano per mandolino solo, oppure improvvisare, a partire dalla tecnica di base e dalla musica d'insieme fin dall'inizio.
Il corso prevede anche la preparazione del chitarrista accompagnatore, con particolare riferimento alla tradizione didattica italiana a partire dall'ottocento.
Numero chiuso a 9 allievi complessivi
Docenti
Fabio Menditto per la parte mandolinistica
Fabio Refrigeri per la parte chitarristica
Durata
2 trimestri
Primo trimestre: gennaio – marzo 2011
Secondo trimestre: aprile – giugno 2011
Quando
Il giovedì, una lezione settimanale collettiva (2/3 allievi) di 1 ora e 30’
Orari delle lezioni: 14.30/16.00 , 16.00/17.30, 17.30/19.00
Ciascuna lezione prevede 45' di trio/quartetto e 45' di lezione frontale
Prima lezione: 13 gennaio
Dove
aula 9, via Monte Testaccio 91
Costi
€ 450,00 a trimestre
€ 430,00 a trimestre soci Scuola
Scarica la locandina – pdf 190 kb
Un po' di storia
L'esigenza di proporre un percorso didattico sul mandolino ha delle motivazioni culturali e storiche. Questo strumento, che nella sua forma attuale trova origine nella prima metà del Settecento, è presente nella tradizione musicale occidentale già dal tardo Medioevo.
Mandora, chitarrino, colascioncino ed altri termini sono all'epoca impiegati per definire uno strumento a corde pizzicate da un plettro nel registro acuto.
Il mandolino, come gli altri strumenti del tempo, trova il suo impiego nella musica di corte e in quella popolare.
Nel Settecento il gradimento del pubblico e dei “dilettanti” per il mandolino napoletano, coincide col graduale abbandono delle altre tipologie (mandolino lombardo, veneziano, mandola romana e mandolino genovese).
Verso la fine dell’ottocento il mandolino diventa lo strumento più diffuso in Italia perché affine alle esigenze degli esecutori popolari: sul mandolino si possono eseguire sia le melodie delle canzoni più in voga che i temi di valzer, polke e mazurche.
L'editoria musicale si indirizza prontamente verso questo nuovo pubblico e nascono così periodici quindicinali per proporre un repertorio popolare per piccoli gruppi a plettro (mandolino e chitarra, due mandolini e chitarra ed il cosiddetto “quartetto romantico” con due mandolini, mandola e chitarra).
Durante il periodo dell'emigrazione, i nostri emigranti portano con sé il mandolino. Ed è proprio dall'incontro delle varie tradizioni musicali che trovano origine altre tipologie mandolinistiche.
In Brasile lo strumento assume un ruolo di primaria importanza nello “choro”: Jacob de Bittencourt “do bandolim” è da tutti riconosciuto come caposcuola della musica “popolare” brasiliana.
Nel Nord America, invece, il mandolino sembra seguire l'evoluzione della musica popolare. Prima nel rag-time, poi nel blues ed infine negli stili “blue-grass” e “country” troviamo significative presenze dello strumento, ormai radicato nella cultura americana.
2010-12-01 08:37:50
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